sabato 28 ottobre 2017

IN MEZZO ALL'ARIA







         Sono attratta dai luoghi mistici, di preghiera. Sarà perché la preghiera va nel profondo di  ognuno di noi e riempie il posto della nostra essenza. O forse il turismo religioso è un turismo più silenzioso e composto. Verosimilmente i luoghi di preghiera sono più in sintonia con la mia persona.
Tutti amano la Grecia e le sue isole in prevalenza  per le spiagge e il mare. Senza tralasciare che la Grecia è la culla della cultura occidentale. Un angolo della Grecia che mi ha colpito tanti anni fa e che mi sono ripromessa di visitare in seguito sono state le Meteore.
Le meteore sono rocce nere lisce e squadrate che si innalzano in un paesaggio montuoso (la Tessaglia). Sono un qualcosa che non hai mai visto prima e non ti aspetti. Sopra pinnacoli  scavati dal fiume in milioni di anni ci sono i monasteri ortodossi, il cui basamento è un prolungamento della pietra stessa.
La prima volta che ci sono stata, trent’anni fa, il turismo era poco per cui il misticismo del luogo si coglieva appieno sostenuto dallo scenario unico di queste strutture.
Ho mantenuto la promessa  di ritornare qualche anno fa, in giugno. Ecco il viaggio:
Volo aereo con Ryan air fino a Volos. A Volos aeroporto noleggio auto (Hertz) per raggiungere Kastraki frazione di Kalambaka dove mi sono fermata quattro notti per visitare con calma le meteore. Le successive tre notti le ho riservate ad Atene.
A Kastraki abbiamo scelto la  guest house Plakias e siamo stati benissimo. Sarà perché ci siamo fermati più giorni (non il solito mordi e fuggi), Nikos il gestore ci ha dato una stanza enorme con vista sulle rocce nere. E’ stato sempre premuroso con noi. Un saluto cordiale al mattino e un bentornato nel pomeriggio con un gelato e una fetta di anguria per dissetarci dopo l'escursione.


Vista dalla stanza

La sua è anche una taverna dove si mangia molto bene. Un plusvalore è il fatto di averci detto che l’operatore con cui avevamo prenotato on line l'albergo si era sbagliato. Ci ha  chiesto una tariffa inferiore  e ha regolarizzato la transazione con il gestore on line.
Con la solita guida Routard abbiamo visitato i monasteri che sono sei (quelli in cui si può accedere). Tutti molto suggestivi e quasi tutti hanno un bel po’ di gradini da calpestare prima di entrarci.
Nella mia prima visita era obbligatorio per le donne indossare le gonne, proibiti i pantaloni larghi, anche al ginocchio. Era  sconfortante tornare indietro dopo aver faticato lungo la salita e non aver superato il controllo del monaco all'entrata. Adesso invece danno delle vesti da mettere sopra.
Non sto a elencarvi le singole visite ai monasteri, le potete trovare dappertutto.  Non ho nemmeno il ricordo di quello che mi ha colpito di più. Come per tutti i viaggi dipende tanto dalla sensibilità personale. Ogni monastero si aggrappa ad una chiesa bizantina buia e ricca di dorature e candele. Le fotografie all'interno sono proibite ma come qualcuno ha detto scattano da sole.
I trenta anni passati e l'immagine del ritorno hanno un pò deluso le mie aspettative.
Il turismo è aumentato in modo esponenziale, bus con aria condizionata scaricano ogni giorno frotte di visitatori che non giovano all'atmosfera del sito.
I monasteri non sono sempre aperti (di solito chiudono un giorno alla settimana) e le ore di accesso sono limitate.


I monasteri


                  
Monastero di Santo Stefano
Monastero della Santa Trinità

Monastero di Varlaam


Monastero Roussanou

Monastero di San Nicola


 Di questo viaggio ho  ricordi che lancio come coriandoli.
Appena arrivati in aeroporto (sperduto nel nulla) a Volos  il navigatore non prendeva il satellite. Panico per me che non avevo nemmeno una cartina stradale.
 Dopo qualche chilometro di strada ecco la magia sullo schermo: la strada disegnata e la freccia in movimento.










Delle buonissime melanzane al ragù mangiate nella piazza di KalambaKa vicino alla fontana. (Taverna Panellinion)
I negozi della città  (Trikala?) chiusi il sabato pomeriggio.

Per finire questa foto sfocata di una signora anziana colpita dalla luce nel monastero di Santo Stefano.


Da questo viaggio il racconto "Stazione di scambio" - Quando il viaggio è...

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