domenica 3 luglio 2016

TOUR INDIVIDUALE con agenzia locale o tour operator italiano? Io ho provato entrambi



INDIA  E  VIETNAM


         Premetto che i due tour, la cui tipologia e durata  è più o meno la stessa, riguardano due paesi diversi : l’India e il Vietnam. Lo so, sarebbe stato  corretto mettere a paragone i tour nella stessa località; penso risulti comunque utile conoscere le differenze che  ho rilevato per orientare nella scelta chi si accinge a programmare un viaggio individuale.
Vietnam – effettuato nel 2014 con agenzia locale (Asiatica Travel) , credo la più conosciuta. Autista privato, guide parlanti italiano.
India – effettuato nel 2016 con tour operator italiano specializzato nella destinazione (Clup Viaggi). Autista privato, guide parlanti italiano.
Come affidabilità non c’è alcuna differenza. Con entrambe ho avuto contatti tramite mail, entrambe mi hanno fatto il visto di entrata. Nel secondo caso una volta stabilito e accettato il tour ho chiesto di potermi appoggiare ad una agenzia della mia città per l’acconto, i documenti e il saldo (senza ulteriori spese).
Ovviamente in quest’ultimo caso ci si sente più tranquilli perché si ha un referente in carne e ossa. Mentre i rapporti nel primo caso seppure costanti, gentili, sono sempre virtuali.
Anche con l’agenzia locale ho dato un acconto tramite bonifico bancario internazionale le cui spese sono a carico del cliente. I voli internazionali in questo caso sono stati acquistati da me nel sito della compagnia aerea. I voli interni (uno in entrambi i tour) compresi nei pacchetti.
In tutti e due i tour ho espresso le mie preferenze su cosa vedere. Entrambi si sono mostrati disponibili a soddisfarle. Diciamo che  il tour operator italiano è stato più propositivo, più sicuro nel proporre cambiamenti .
L’agenzia vietnamita ha programmato alberghi di media  3 stelle ad un prezzo accattivante. Abbiamo deciso di cambiarli tutti (4 stelle) tranne due. In uno che abbiamo lasciato abbiamo trovato parecchi disagi (lavori in corso, insetti vari per la stanza, trascuratezza) l’altro che  credevamo un Bed & Breakfast era in realtà una sistemazione da saccopelisti nel sottotetto di una casa di abitanti del luogo dove può capitare di dormire con altri turisti.
Il tour si è rivelato pesante.  Mi è rimasta un po’ l’idea che per loro il giro fosse più bello quante più cose si vedevano. Poi c’è stata una grande differenza tra Vietnam del Nord e Vietnam del Sud. A nord la  guida era poco coinvolta, tappe a mezzogiorno e talvolta  la pipì  in posti in cui c’era bisogno di spirito di adattamento. Nessun interessamento per darci una buona stanza.
( mi permetto un suggerimento: se avete intenzione di vedere Tam Coc e la Pagoda dei profumi saltate pure il primo perché il secondo è simile ma più bello, più suggestivo, meno turistico)

La Pagoda dei Profumi

Vallata di Mai Chau

Al sud (probabilmente perché più occidentalizzato)si è  avuto cura  di darci stanze con vista molto belle. Una guida amabile, affabile, disponibilissima.
Fatti i dovuti conti tra cambiamenti di hotel, acquisto voli ecc. abbiamo risparmiato ma non tanto quanto sembrava in un primo momento.
Per l’India/Rajasthan (bisogna anche dire forti dell’esperienza precedente) abbiamo chiesto un tour tranquillo, dove fermarsi di media due notti per tappa. Con l’idea di saltare qualcosa piuttosto che vederla con affanno e accumulare stanchezza. Abbiamo deciso di alloggiare in alberghi 4/5 stelle di cui abbiamo segnalato i nomi.

Il Palazzo dei Venti di Jaipur (nel mio cuore)

Il T.O. ha proposto alcuni (pochi) cambiamenti sull’itinerario, tutti sugli hotel. Ci ha proposto  hotel di charme allo stesso prezzo (talvolta anche meno) di quelli chiesti da noi.
Mi spiego:  io (e penso  anche voi) quando scelgo l’hotel in un posto che non conosco vado a leggermi le recensioni e il punteggio su Tripadvisor. Ma la posizione è data da tanti fattori non  ultimo il rapporto qualità prezzo. Un hotel così, così, in cui si è pagato poco e la gente tutto sommato si è trovata bene schizza ai primi posti. Ma non è detto che sia il migliore. Anche perché i tour operator e i corrispondenti locali spuntano prezzi favorevoli su hotel con cui hanno particolari convenzioni.
Gli alberghi proposti  dal T.O. erano bellissimi, in dimore storiche tranne uno ad Agra. Per cui abbiamo accettato il pacchetto, volo internazionale compreso. Non economico ma nemmeno costosissimo.
Samode Haveli - Jaipur
Dappertutto siamo stati seguiti dal corrispondente locale. Ci sono state assegnate ottime stanze in hotel da sogno che io da sola non avrei mai considerato perché appunto  non ai primissimi posti della classifica.
Tappe in posti più che buoni anche igienicamente. Flessibilità nelle visite e negli orari di partenza al mattino. E dopo le prime due tappe siamo  riusciti a eludere anche il classico giro nei negozi raccomandati e tornare a goderci i nostri hotel. L’unico problema lo abbiamo avuto nell’ultimo hotel ad Agra , frequentatissimo dai tour italiani. Avevo allentato le precauzioni e mi sono azzardata a prendere un lassi (yogurt locale) a colazione,  ne ho pagato le conseguenze. Ecco: quello  è un albergo che proprio cambierei.
Come cambierei anche l’hotel di appoggio vicino all’aeroporto ( Sheraton)  che non si è dimostrato disponibile a lasciarci la stanza qualche ora in più  nonostante  fossimo disposti a pagare e  stessi  chiaramente male.
In conclusione? Forse nel Vietnam del nord non c’erano proprio posti di ristoro migliori neanche se il T.O. fosse stato italiano. Se qualcuno ci è stato avrei piacere di saperlo.
Io credo che un’agenzia locale non sappia bene i gusti degli italiani, le esigenze di persone di una certa età in cui i disagi non sono avventure da raccontare ma squilibri  che vanno ad appesantire  la vacanza .
Per cui penso che viaggerò con T.O. italiani stando bene attenta a scegliere (come in questo caso) quelli giusti.


Recensione  postata da me anche su Tripadvisor
Recensione dell'hotel postata da me su Tripadvisor

Da questo viaggio: Appena dietro il vento del Mekong

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